Scopri come preparare la Trippa alla Milanese (Busecca) è un piatto povero ma ricco di gusto, perfetto per le giornate più fredde.
Molti pensano che la trippa sia parte dell’intestino, ma in realtà si tratta dello stomaco generalmente del bovino, e non del maiale. Noi in questa ricetta la faremo mista utilizzando anche la Chiappa che è una parte di trippa suina
La trippa è una zuppa tradizionale lombarda, molto amata soprattutto a Milano e in Brianza, dove viene chiamata affettuosamente “Busecca” (büseca in dialetto). Un tempo era un piatto tipico delle festività e dei giorni importanti, oggi è simbolo della cucina popolare lombarda.

Le pentole in ghisa di buona qualità sono abbastanza costose ma sono perfette per la cottura a fuoco lento di piatti come la Trippa alla Milanese o come i Brasati di carne. Non lasciatevi ingannare da quelle a basso costo. La Trippa nella foto è stata fatta invece in una pentola in rame tradizionale.
Lavate la trippa tagliata a listarelle con acqua e aceto, poi asciugatela bene con uno strofinaccio. Questo passaggio evita che rilasci troppa acqua in cottura.
Tritate le carote, il sedano e la cipolla a pezzi non troppo piccoli. Tagliate la pancetta a cubetti e tritate finemente salvia e rosmarino. In una pentola, scaldate una noce di burro con l’olio extravergine. Aggiungete la pancetta e lasciate rosolare per circa 5 minuti. Unite poi il trito di erbe aromatiche e le verdure. Continuate a fuoco vivace per 10 minuti.
Aggiungete la trippa e fatela rosolare per altri 10 minuti. Se rilascia acqua, prolungate la cottura fino a completa evaporazione: la trippa deve risultare asciutta e ben rosolata.
Sfumate con il vino bianco e, una volta evaporato, aggiungete il brodo caldo (meglio se fatto in casa) fino a coprire la trippa. Unite un cucchiaio di polpa di pomodoro, salate e pepate a piacere. Coprite e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora.
Trascorsa l’ora, unite i fagioli già scolati e proseguite la cottura per altri 10 minuti, sempre a fuoco basso.
Servite la trippa alla milanese ben calda accompagnata con delle fette di pane casereccio. È ancora più buona il giorno dopo, e si può anche surgelare: perfetta da preparare in abbondanza.
Se proprio non potete farne a meno... potete aggiungere una spolverata di grana o parmigiano grattugiato, ma sappiate che non è previsto nella ricetta tradizionale.